Dopo l’asta deserta del 5 maggio, l’“unicorno della bioplastica” continua a cercare un acquirente. Nessuno però si ancora fatto avanti per comprare l’azienda, dal valore complessivo di 95 milioni. Sono una ventina i dipendenti rimasti, quasi tutti in cassa integrazione. Tra le ipotesi si fa largo quella di riconvertire l’azienda in un centro di produzione vaccini. A tal proposito, arrivato l’interesse da parte del ministero dello Sviluppo economico, che prima della seconda asta dovr decidere il da farsi.
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